mercoledì 11 ottobre 2017

Mercoledì al cubo: Molly e Mae Due amiche, un viaggio


Da quando i miei alunni sono diventati ragazzi grandi, frequento in modo meno continuo la variegata produzione di albi illustrati. Fortunatamente, ho le amiche del Mercoledì al cubo, Barbara e Ilaria, le Briciole di Pollicino,  e Maria Polita di Scaffale Basso, a tenermi aggiornata sulle nuove uscite particolarmente interessanti.

Qui la versione delle Briciole.
Qui quella di Scaffale Basso.

In questi giorni, riflettevo sul fatto che ci sono alcune case editrici le cui pubblicazioni prediligo e utilizzo di frequente per i miei lavori in classe. Una di queste, che negli ultimi mesi ha pubblicato titoli davvero notevoli, è Terre di mezzo.

Così, mi accingo ad aprire l’albo scelto per il nostro Mercoledì al cubo con aspettative molto alte, curiosa di verificare se e quanto saranno rispettate.

L’illustrazione di copertina mi pare riprenda uno stile d'altri tempi, che ben si sposa a quello della panchina su cui sono sedute le due amiche, Molly e Mae, citate fin dal titolo.

Molly e Mae
Due amiche, un viaggio


di Danny Parker e Freya Blackwood, Terre di mezzo


Se avessi accanto a me un bambino, gli chiederei cosa si aspetta: un viaggio reale, fantastico, immaginato?

Le risguardie sono giocate sui toni di un azzurro molto chiaro e del giallo, che ben si fondono a creare il verde. E vien voglia anche a un adulto di tuffarsi, in questa campagna, e farci una corsa, per buttarsi tra l’erba alta.

Poi, due paia di gambe penzolanti dal bordo di quello che si rivelerà essere un sedile; e girando pagina, ecco una scala - una scala fissa, non mobile -, una rotaia e una vecchia stazione, che si affacciano sulla doppia pagina.

Così, la storia può finalmente cominciare. O forse, cominciata lo è già?

Perché Molly e Mae sono amiche, ce lo dice il titolo; anzi, forse lo sono appena diventate. E stanno per partire. E per un bambino, ma anche per alcuni adulti, l’avventura non inizia forse ancor prima della partenza? 

Vediamo le due amiche ridere, contare, nascondersi e trovarsi, masticare, prendersi una sgridata e appiccicarsi; in una doppia definita dal cartello ORARI, le osserviamo alle 8.24 farsi delle fotografie, alle 8.32 stare in equilibrio, alle 8.40 improvvisare un balletto, alle 8.45 scambiarsi caramelle e alle 9.05 segreti. Le 9.10 sono scandite da un Per sempre.

Intanto il VIAGGIO è davvero cominciato, e nella mente tornano i bambini che abbiamo incontrato nei nostri viaggi in treno.

C’è il tempo anche per litigare, e girarsi da un’altra parte, mentre il cielo, fuori, si tinge di grigio, la pioggia annacqua il panorama, i campi e le fattorie sbiadiscono.

Ma è forse la parola PONTE quella che maggiormente mi colpisce, in un richiamo davvero forte e immediato al potere delle parole che, così come feriscono, hanno però l'enorme potere di ricostruire ciò che pare spezzato.

Nel frattempo, è giunta la sera, e con essa la fine del viaggio.


Un libro che certamente si presta a una lettura su più livelli; un libro in cui ognuno di noi potrà riconoscere il proprio viaggio, e chi sono gli amici che lo accompagnano.

A questo link è possibile sfogliare alcune pagine del libro. 

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